Viterbo News 24 - ''Da due settimane un cinghiale con prole si è preso possesso del nostro giardino''

2023-03-23 17:46:02 By : Ms. Cathy Wang

VITERBO - ''Da due settimane nel nostro giardino stazione un cinghiale con prole''. La denuncia viene da due viterbesi che, presa carta e penna, hanno scritto alla sindaca Frontini, al presidente della Provincia, Romoli, al prefetto Cananà, ai comandanti della polizia provinciale e locale e alla Asl, per porre all'attenzione il problema.

L'odissea per Maria Chiara Carella Prada ed Ernesto Gallizia inizia il 18 febbraio quando rincasando, in via della Pila, hanno notato che il prato del giardino presentava profondi solchi con svariate zolle di terreno sollevate. ''Abbiamo subito esaminato la natura di quei solchi - raccontano - e di seguito la loro localizzazione e abbiamo dedotto che qualcuno era entrato nella proprietà. Nel fare un circospetto giro per il giardino abbiamo sentito improvvisamente un violento fruscio di foglie e arbusti che ha palesato subito la presenza di un grosso cinghiale che girovagava nella parte di giardino prospiciente il gruppo di palazzine di via Carlo Pisacane''. Si tratta di una proprietà delimtata da una recinzione costituita in parte da muratura e in parte da rete metallica e paletti di ferro.

''La stessa - proseguono i due malcapitati - confina sul versante nord-ovest, per una distanza di circa 100 metri, con la chiesa dl Murialdo, e continua verso nord-est con rete e con ringhiera in ferro, confine con altre proprietà.

Allarmati abbiamo chiamato il 112 denunciando il problema e, tempestivamente, è arrivata dapprima una pattuglia di agenti della polizia seguita a breve da altre due pattuglie, una pattuglia di agenti della polizia Locale, una della polizia provinciale e un veterinario della Asl allertato dalla polizia provinciale''.

I presenti hanno visto l'ungulato e hanno riscontrato che era entrato da uno squarcio nella recinzione in prossimità dei cassonetti della spazzatura di proprietà di alcuni condomini posizionati a confine tra la loro e la nostra proprietà.

''Nel frattempo - proseguono Maria Chiara Carella Prada ed Ernesto Gallizia - l’animale, dopo aver caricato le persone presenti per fortuna senza alcuna conseguenza, è ritornato ad adagiarsi sotto un muretto, dove si è scoperto in seguito che in quel luogo aveva composto un giaciglio di frasche.

Tutte le forze dell’ordine ivi compreso il veterinario intervenuto hanno discusso sulle misure da intraprendere in considerazione del fatto che vi erano problemi circa la possibilità di un abbattimento ovvero di trovare un modo per allontanarlo dal luogo, coscienti del fatto che nell’uno e nell’altro caso veniva a crearsi un problema in termini di sicurezza pubblica vista la presenza delle abitazioni e dell’oratorio del Murialdo nelle vicinanze.

Mentre i militari discutevano sul da farsi, l’animale ha partorito quattro piccoli. Di fronte a questo evento i più esperti del settore, hanno dovuto desistere da qualsiasi decisione aspettando l’evolversi della situazione nella convinzione che al momento l’animale risultava ancora più aggressivo per difendere i suoi cuccioli. Gli stessi erano comunque convinti che per qualche giorno la femmina non si sarebbe mossa dal giaciglio per allattare e probabilmente da lì a tre giorni se ne sarebbe andata via portandoli con sé''.

In accordo con la polizia provinciale per una settimana di è allonatanata da casa lasciando alla polizia la possibilità di monitorare, nel nostro giardino, la presenza o meno dell’animale.

''Venerdì scorso - raccontano - pareva che l’animale con la relativa prole avesse preso altre strade, ma, purtroppo, non è stato così perché il giorno dopo, sabato 25, arrivando con l’auto nel giardino, appena fatto qualche metro, ci siamo ritrovati i piccoli davanti alla macchina e la madre in agguato e minacciosa. Così abbiamo fatto marcia indietro e ci siamo diretti subito al cancello, lo abbiamo chiuso e ce ne siamo andati via di nuovo terrorizzati, avvertendo dell’ avvenuto la polizia locale.

E’ del tutto evidente che il cinghiale che ‘scorazza’ nella nostra proprietà ha la possibilità di vagare, visti i varchi nella recinzione, anche nella vicina Chiesa del Murialdo frequentata di solito da numerosissimi bambini e quindi con la possibilità di una vera e propria pericolosità sociale''.

Per questo i due malcapitati chiedono ''alla sindaca di disporre gli opportuni provvedimenti al fine di adottare un urgente piano strategico di evacuazione di detto cinghiale con prole dalla nostra proprietà privata in Viterbo in modo da ridurre drasticamente il disagio e la pericolosità causato dal cinghiale e rendere fruibile al più presto il nostro l’immobile''.

Chiedono inoltre che ''si provveda immediatamente a far ripristinare la recinzione violata, individuando i possibili responsabili e valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, procedere nei loro confronti''.

La coppia ricorda che ''diverse volte la proprietà è stata oggetto di violazione di domicilio con conseguenti danneggiamenti della recinzione metallica consistenti in varchi e squarci attuati da ignoti per introdursi nella proprietà; atti, questi , che sono stati denunciati regolarmente presso la locale Stazione dei carabinieri di viterbo''.